Questa non è la solita guida in stile “Cosa fare a Parigi con i bambini”. Di quelle ne trovate tantissime in rete, scritte da viaggiatori di certo più navigati di me che conoscono mille posti segreti per far divertire i bambini a Parigi come fossero a Disneyland.
Ho voluto invece raccogliere in un post alcuni consigli pratici per organizzare un viaggio a Parigi con i bambini, insieme a qualche considerazione sull’itinerario che abbiamo fatto con le piccole.
Quando siamo stati a Parigi in 4, si è trattata di una “prima volta” in tanti sensi: prima volta nella Ville Lumière, prima volta con le bambine in una capitale europea, primo viaggio notturno in treno, primo soggiorno lungo in hotel.
Oltre a confermarci che Parigi è una città meravigliosa (abbiamo lasciato un pezzo di cuore tra le rues e i boulevards), questo viaggio ci è servito anche per “aggiustare il tiro” circa i nostri successivi spostamenti con le bambine, di modo da ottenere il meglio per loro e anche per noi.
Cosa considerare nell’organizzazione del viaggio
Nel 2015 Parigi si estendeva per 105 kmq con una popolazione di 2.206.488 abitanti.
Gli arrondissement sono 20, i ponti sulla Senna (patrimonio Unesco) sono 37. La Tour Eiffel è…una! Ma basta e avanza, perchè è uno dei monumenti più fotografati al mondo.
Insomma, ci sono gli estremi per programmare 2, 3, 4, 5, 1000 viaggi in questa stupenda città.
Prima volta a Parigi?
Se, come noi, visitate Parigi per la prima volta, considerate che la sola visita dei luoghi cult principali prenderà da sola tutto un primo viaggio. A meno che non abbiate molti giorni a disposizione, in 4-5 giorni dovrete equilibrare la visita delle attrazioni principali con qualcosa di più soft per i bambini.
Per quanto Parigi sia piena di proposte per bambini di tutte le età (musei, giardini, negozi, parchi giochi), sarà difficile che un primo viaggio sia perfettamente “kids friendly”, ma questo non significa che i bambini non si divertiranno!
Noi abbiamo scelto, ad esempio, di saltare a pié pari i musei, preferendo lasciarli per una seconda visita, quando le bambine saranno più grandi.
Non era stagione da pic-nic al parco, quindi niente lunghi pomeriggi nei bellissimi parchi parigini, ma a Gennaio 2019 la città era ancora avvolta nel clima natalizio, il che ci ha permesso di divertirci ugualmente tra mercatini e luna park a tema Natale.
Un primo viaggio a Parigi con i bambini piccoli (le nostre avevano 3 anni), non potrà essere un tour de force dentro-e-fuori da musei e gallerie e un su-e-giù da monumenti, scalini e ascensori. Dovrete dosare le forze, l’interesse e le inclinazioni dei vostri bambini per non sfiancarli troppo.
La nostra formula è stata, più o meno:
1 attrazione al mattino + giretto facile al pomeriggio + svago
Itinerario a Parigi con i bambini
Stabilire un itinerario di viaggio in una grande città con due bambine al seguito è quanto di più difficile ci sia mai capitato. L’ho fatto, cancellato e riscritto mille volte e, nonostante ciò, abbiamo comunque dovuto cambiare i nostri piani in corsa.
La difficoltà maggiore che ho trovato è stata quella di considerare bene le tempistiche che occorrono per visitare una quartiere o un’attrazione: non ne avevo assolutamente idea! Le bambine sarebbero state veloci o lente? Si sarebbero stancate dopo mezza giornata o avrebbero tirato fino a tardi?
In quell’occasione abbiamo optato per stabilire che cosa non volevamo assolutamente perdere per poi disporre le visite secondo lo schema di organizzazione della giornata che vi ho scritto un po’ più su. A qualcosa abbiamo dovuto rinunciare strada facendo, quando le abbiamo viste troppo stanche. E vabbè, fa parte del gioco!
Se però vi è possibile programmare più di quanto abbiamo potuto fare noi, una buona idea è quella di acquistare in anticipo i biglietti per alcune delle attrazioni più affollate, come alcuni musei e, soprattutto, per la Tour Eiffel, poiché la coda può essere molto lunga.
Per quanto ci riguarda, in 5 giorni a Parigi siamo riusciti a fare molte cose. Tante però sono rimaste indietro, ma ci sentiamo comunque soddisfatti, perché è stato un viaggio speciale e le bambine lo hanno apprezzato! Parigi è ormai entrata nella loro mitologia familiare, così come la Torredifen (Tour Eiffel) e la GiraGira (ruota panoramica).
Cosa fare a Parigi in 4 giorni con i bambini
Cosa siamo riusciti a fare a Parigi in 4 giorni con due 3enni al seguito? Et voilà.
GIORNO 1 (l’arrivo è stato un giorno super slow, tra arrivo in hotel, doccia e pranzo con calma)
- Giro completo della Senna con il Batobus: siamo partiti dalla fermata Champs-Elysées che si trova poco distante dal bellissimo Pont Alexandre III; abbiamo ammirato Parigi di sera, dall’acqua. Magia. Il giro completo dura 2 ore.
- Cena alla Brasserie L’Absolu, proprio di fronte al nostro hotel. Poco turistica e sincera.
GIORNO 2
- Salita alla Basilica del Sacro Cuore con la funicolare. Il panorama dalla butte è incantevole. Abbiamo visitato la chiesa, ascoltato i suonatori, giocato sugli scivoli.
- Pranzo molto local, alla Boulangerie Coqueliquot a Montmartre. Giro immancabile sulle giostrine a Place des Abbesses. Visita al Mur de Je T’Aime e via con altre giostrine.
- Passeggiata per Montmartre, passando per Le Bateau Lavoir, le Moulin de la Galette, il vigneto del 1933 Clos Montmartre e, infine, la Place du Tertre. Pellegrinaggio cinematografico al Café des Deux Moulins e al Moulin Rouge.
- Spostamento a Place de la Concorde per il tanto atteso giro sulla Ruota Panoramica. Serata ai mercatini di Natale nel Jardin des Tuileries con cena agli stand a base di raclette (amo!).
GIORNO 3
- Visita alla “Dama di Ferro”, la Tour Eiffel, partendo dal Trocadero e salendo su, fino al terzo piano. Vista sulla città spettacolare e tanto vento!
- Pranzo da Breizh Café, mecca delle crêpes bretoni salate e dolci.
- Pomeriggio alle Galeries Lafayettes e poi tour delle favolose vetrine animate a tema natalizio.
GIORNO 4
- Visita alla Cattedrale di Notre-Dame (sì, era prima dell’incendio…siamo stati molto fortunati a vederla in tutta la sua maestosità).
- Pranzo da Yummy & Guiltfree per assaggiare le gaufres, farcite in tutti i modi.
- Passeggiata per il quartiere Les Halles, passando per il Centre Pompidou, il Louvre e poi merenda da Helmut Newcake, meravigliosa pasticceria senza glutine.
La lista di cose da fare e da vedere che non siamo riusciti a includere in questo breve itinerario è davvero infinita e mi chiedo: quante volte dovremo tornare a Parigi per esserne “sazi”?
Ma passiamo ora a faccende un po’ più pratiche per organizzare un viaggio a Parigi con i bambini.
Come arrivare a Parigi con i bambini
Voi direte: comodamente in aereo. Noi invece abbiamo pensato di prendere il treno per spendere decisamente meno e fare un’esperienza.
Col senno di poi, avrei probabilmente atteso tariffe aeree più convenienti, perché il viaggio in treno notturno, da Venezia, con cambio a Milano, non è stato proprio easy.
Il costo è sicuramente conveniente (con € 250,00 siamo andati e tornati in 4) e un viaggio lungo ha sempre il suo fascino, perché si percepiscono meglio le distanze, ci si gode l’attesa e si arriva direttamente nel cuore della città. Insomma, abbiamo fatto questa scelta con consapevolezza, ma speravamo che il treno italo-francese fosse un po’ più curato e questo ci ha un po’ delusi.
Io vi consiglio di valutare l’approccio è l’età dei vostri figli, per non complicarvi troppo la vita. Noi eravamo nel pieno di un’intensa fase capricci, quindi non è stato facile. Ricordo bene: pianti lungo i binari, trolley caduti (alias “spinti”), richieste di fare pipì quando sei dalla parte opposta della stazione, bisticci per decidere chi dorme in cuccetta con la mamma, cioccolate calde prese alle macchinette e rovesciate nel vagone.
Ma, se l’età e la predisposizione dei vostri bambini ve lo permettono, il treno ha i suoi vantaggi (tipo: le valigie saranno sempre con voi, quindi di sicuro non rischiate che ve le perdano all’aeroporto!). I bambini sotto i 4 anni viaggiano gratis se dormono in cuccetta con i genitori. A patto che decidiate in anticipo chi dorme con chi, io, ad un certo punto, le ho minacciate di farle dormire in corridoio.
In ogni caso, se anche voi volete provare la traversata notturna, il treno vi aspetta tutte le sere a Venezia, passando per Milano, per farvi arrivare alla Gare de Lyon di buon mattino (AGGIORNAMENTO: nel 2018 noi abbiamo preso il treno Thello, una società che ora non esiste più).
Dove dormire a Parigi con i bambini
Alloggi a Parigi ce ne sono a bizzeffe, in tutta la città. I prezzi però non sono bassi e la qualità non rispecchia molto gli standard italiani.
Ciò nonostante si possono trovare delle buone sistemazioni. Il nostro consiglio è di cercare alloggio in una zona comoda da raggiungere con i mezzi pubblici e, preferibilmente, nei pressi delle linee principali, per non dover effettuare troppi cambi di mezzi per raggiungere le tappe del vostro itinerario. La parola d’ordine è: ottimizzare.
Noi abbiamo alloggiato all’Hotel Champerret-Elysées, un buon hotel 3 stelle con servizio colazione (ma senza il ristorante interno) vicino all’Arco di Trionfo.
In generale, io preferisco gli appartamenti e, anche in questo caso, ci avrebbe fatto comodo, visto che le bambine non hanno dimostrato di apprezzare molto la gastronomia francese (dolci a parte). In casi come questi, una cenetta cucinata in casa, dopo una giornata di visita, sarebbe stata per loro rinfrancante.
Come muoversi a Parigi con i bambini
La Metropolitana per noi, gente di pianura, è sempre un’attrattiva e piacerà anche ai piccoli. Però. Gli scalini da fare per scendere e salire dalle fermate, insieme ai lunghi percorsi sotterranei per passare da una fermata all’altra, non sono quanto di più salubre e affascinante si possa offrire ai bambini.
Sottolineiamo che, per bambini dai 2 ai 3 anni, gli scalini possono essere una creazione demoniaca che fa scattare immediatamente la tanto temuta richiesta “IN BRACCIO”, oppure possono essere il top del divertimento, costringendovi a osservare la vostra prole mentre prova a saltarli a due a due, oppure mentre si diletta a scendere uno scalino per volta con la velocità di Flash di Zootropolis.
Non disdegniamo quindi la metropolitana, ma in generale ci sentiamo di consigliarvi l’autobus:
- accedere al mezzo è più facile per i bambini;
- è più facile trovare per loro un posto a sedere;
- durante il tragitto potranno godersi la vista della città che scorre dal finestrino;
- le fermate sono ovunque e l’attesa sarà all’aria aperta.
Con la mappa interattiva di tutti i mezzi pubblici parigini, andrete ovunque e con l’abbonamento Paris Visite, potrete prendere quanti mezzi volete per tutti i giorni di validità. Il Pass è valido per: Metropolitana, RER, Autobus, Tram, treni di periferia SNCF, Funicolare di Montmartre, Montmartrobus, Noctilien, autobus della rete Optile.
Con i biglietti del Batobus potrete inoltre usufruire della formula “Hop Hon – Hop Off” che non è il titolo di una canzone dei Sigur Rós, ma è la formula che vi permetterà di scendere ad una fermata e risalire da un’altra a vostro piacimento, per tutta la durata del ticket.
Parigi senza glutine
Un capitolo a parte merita la proposta gluten free di Parigi che potrei definire “poca, ma buona”. A dire il vero sono stata anche un po’ sfortunata, perché, i primi giorni dell’anno, alcuni dei locali senza glutine che avevo trovato erano chiusi.
Mangiare senza glutine in una grande città è spesso una gran seccatura. Niente street food, niente pranzi economici, niente merende improvvisate (se non snack portati da casa), niente baguettes, niente cibo tipico. Ecco perchè, prima di partire, faccio sempre una bella ricerca dei locali gluten free presenti per poter, all’occorrenza, virare in quella direzione o concedermi una specialità locale cucinata in modo alternativo. Li segno tutti su Google Maps per poterli avere sempre geolocalizzati.
Se anche voi avete esigenze particolari, cercate online quali locali possono fare al caso vostro e poi controllate il menu, i prezzi, gli orari di apertura e i giorni di chiusura.
Gli indirizzi che ho riportato nel nostro itinerario sono tutti luoghi nei quali si può mangiare senza glutine (non certificati, attenzione!).
Sta di fatto che, quando abbiamo ripreso il treno notturno che ci ha riportato a casa, io in zaino avevo una baguette croccante comprata da Helmut Newcake che ho provveduto a farcire con jambon et fromage.
Consigli di lettura
“Il lupo che visitò Parigi”
di Orianne Lallemand e Éléonore Thullier
Con questa nuova avventura Lupo visita (suo malgrado) Parigi e scopre che è una città più bella di quanto immaginasse.
Il libro si apre con una mappa della città con tutti i suoi arrondissement e poi, attraverso la storia, sono tanti i luoghi e le attrazioni che i bambini potranno scoprire (o rivivere) insieme alla banda della foresta: dalla Cattedrale di Notre-Dame, alla Tour Eiffel, agli Champes-Élysées con l’Arco di Trionfo, la Basilica del Sacro Cuore.
Silvia The Food Traveler says
Non ho figli ma immagino che viaggiare con dei bambini possa essere complicato senza un po’ di organizzazione. Devo farvi i complimenti perché siete riusciti a vedere davvero tantissime cose in una città immensa come Parigi, e non posso fare a meno di pensare a un’amica con due figli di otto e dieci anni che da secoli non va più da nessuna parte perché “ai bambini non interessa, sono troppo piccoli”.
Mi piacerebbe tornare a Parigi perché ci sono stata per un weekend e ho visto davvero poco!
Claudia Bi says
Ti ringrazio! Di sicuro a Parigi vale la pena tornare più e più volte. Per le mie bimbe è stata un’esperienza super, ma lo sono in generale tutti i viaggi e considera che non abbiamo fatto attività specifiche per i bambini. Quando torneremo ci dedicheremo a quello e allora sarà ancora più bello per loro!