
Alberobello uno di quei posti che ti restano addosso, un luogo che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita: nel nostro tour in camper in Valle d’Itria, questo piccolo borgo pittoresco ci ha fatto innamorare e anche i bambini lo adoreranno.
Al nostro arrivo è stato come se il tempo si fosse fermato in una dimensione sospesa tra sogno e realtà, dove non esistevano più le frotte di turisti di agosto…c’eravamo solo noi, il sole, il cielo azzurro e i trulli bianchi.
Per i bambini è una destinazione speciale, anche perché il cartone animato “Trulli Tales – Le avventure dei Trullalleri” è ambientato proprio in mezzo ai trulli. Se sono appassionati di questa serie, vedere dal vivo i trulli sarà un’emozione e se non la conoscono, sarà un bel modo giocoso per scoprire tante cose sulla Puglia anche prima del viaggio e viverla con un pizzico di magia!
In questo articolo ti racconteremo dei Trullalleri, di cosa vedere ad Alberobello in un giorno, tante curiosità sui trulli, dove mangiare tipico e anche senza glutine e dove sostare con il camper. Insomma, tutto ciò di cui hai bisogno per visitare Alberobello in camper con i tuoi bambini!
Dove si trova Alberobello
Il paese di Alberobello si trova nella Puglia centrale, in una zona nota come Valle d’Itria.
È situato nell’entroterra, a circa 50 chilometri a sud-est di Bari e a pochi chilometri da altre località rinomate come Locorotondo, Martina Franca e Cisternino. Fa parte della provincia di Bari, ma si trova al confine con quelle di Brindisi e Taranto, in una zona collinare che segna il passaggio dall’altopiano delle Murge alla pianura salentina. Questo territorio è conosciuto anche come Murgia dei Trulli, per via della presenza diffusa delle tipiche costruzioni in pietra a secco.
Alberobello è una meta ideale anche per chi viaggia in camper: noi l’abbiamo visitato infatti durante un viaggio estivo in Valle d’Itria che ci ha portato anche a Cisternino, Locorotondo, Ostuni e Polignano a Mare. Da Venezia, comunque, il viaggio è stato lungo, ma – se ci leggete da un po’ – ormai saprete come la pensiamo: quando si aggiunge un pizzico di magia e divertimento ad un viaggio, per i bambini tutto diventerà più facile!
Ecco perché, prima di addentrarci tra le viuzze di Alberobello o parlare di dove dormire in camper, dobbiamo parlare dei Trullallero che saranno ottimi compagni di viaggio per i bambini!
Chi sono i Trullallero, i protagonisti di “Trulli Tales”
Trulliland esiste davvero: il mondo incantato in cui vivono i Trullalleri altro non è che la meravigliosa Valle d’Itria pugliese di cui Alberobello è la regina indiscussa.
“Trulli Tales – Le avventure dei Trullalleri” è una serie animata ambientata tra i trulli di Alberobello, nata dall’idea di due sorelle pugliesi: Fiorella e Maria Elena Congedo. In Italia è andata in onda per la prima volta l’11 dicembre 2017 su Disney Junior, per poi approdare su Rai Yoyo nel 2018 e infine su RaiPlay, dove potete vederla anche oggi.

Di cosa parla la serie animata italiana che celebra la Puglia dei Trulli?
Miss Frisella è la custode del magico libro di Nonnatrulla e direttrice della Scuola di Cucina e Magia di Trulliland formata da quattro apprendisti curiosi: Ring, Zip, Stella e Sun. Tra incantesimi e ricette, i bambini imparano che cucinare con gli ingredienti semplici e genuini della dieta mediterranea è un modo speciale per prendersi cura degli altri – proprio come nelle autentiche tradizioni culinarie pugliesi.
Ovviamente non mancano gli antagonisti: Copperpot, con il suo apprendista Poppy e la civetta Athenina, cercano continuamente di rubare il libro di ricette di Nonnatrulla (un po’ come Plancton con la ricetta segreta del Krabby Patty).
L’ambientazione è davvero originale, lo scopo della serie davvero nobile e i 4 cuochi sono davvero carini, con i loro cappelli a punta che rimandano ai pinnacoli dei trulli, ognuno con un simbolo diverso, come da tradizione.
Ma è giunto il momento di parlare proprio di loro: i Trulli. E scoprire perché in Valle d’Itria ci sono queste originali abitazioni che non si trovano da nessun’altra parte d’Italia, cosa sono i pinnacoli e quei misteriosi simboli sui tetti grigi.
Alberobello, il paese dei Trulli
I trulli sono patrimonio UNESCO dal 1996 e sono una forma di architettura spontanea molto particolare, di cui è importante, ma soprattutto interessante, conoscere l’origine.
La zona ha cominciato ad essere urbanizzata solo nel XV secolo (prima era solo bosco, da cui il nome originario Silva Alborelli), sotto i conti Acquaviva d’Aragona. Questi, in particolare, il Conte Giangirolamo II, cominciarono a far insediare molti contadini per mettere a coltura il feudo corrispondente all’attuale Murgia dei Trulli, in cambio della possibilità di costruirsi dei ricoveri. Ma ad una condizione: questi edifici dovevano essere costruiti a secco, senza l’uso di malta.
Come mai? Si trattava di un espediente per evitare di pagare i tributi al viceré spagnolo del Regno di Napoli, richiesti per l’insediamento di un nuovo centro abitato. I trulli comparivano infatti non come abitazioni, ma come ricoveri per gli attrezzi e la costruzione a secco serviva perché potessero essere facilmente smontati: in caso di controlli, bastava rimuovere il tetto e farli apparire come semplici cumuli di pietre!


Curiosità sui trulli e sui loro strani simboli
La parola “trullo” deriva dal greco antico “τρούλλος” (troullos), che significa cupola e le cupole grigie sono infatti una dei tratti più caratteristici di queste costruzioni e disegnano lo “skyline” di Alberobello: distese e distese di cupole grigie inframezzate solo dal verde degli ulivi.
Ad Alberobello ci sono circa 1500 trulli, la maggior concentrazione di tutta la Valle d’Itria!
Un trullo ha tradizionalmente una pianta circolare ed è costituito da un vano o al massimo due, accostati. La muratura a secco è molto spessa e le finestre sono poche e piccole, giusto dei finestrini quadrati, il che rende l’ambiente interno di un trullo perfettamente isolato a livello termico.
Alla sommità di un trullo c’è la cupola, costituita da lastre grigie orizzontali dette chianche e, in cima, i pinnacoli: elementi decorativi spesso raffiguranti simboli esoterici o spirituali.
Non è raro inoltre vedere sulle cupole dei trulli di Alberobello dei simboli bianchi dalle forme bizzarre e sulle cui origini e significato gli studiosi ancora si interrogano. Ne sono stati individuati all’incirca 200 diversi tra cui si trovano simboli primitivi, magici, pagani, cristiani o anche semplicemente ornamentali.


Cosa vedere ad Alberobello in un giorno
Alberobello è piccola e la si visita facilmente in un giorno, anche con i bambini al seguito e con il caldo e la ressa di agosto…parola nostra!
Chiesa dei S.S. Medici Cosma e Damiano
La nostra visita ad Alberobello è cominciata da Piazzale Dr. Nicola Agrusti Sindaco da cui abbiamo facilmente raggiunto la Chiesa Madre dei Santi Medici Cosma e Damiano, patroni della città, le cui reliquie sono contenute all’interno.
Piazza del Popolo e Casa d’Amore
Da qui si raggiunge in poco tempo la moderna e luminosa (leggi: poco riparata dal sole) Piazza del Popolo, con il suo obelisco dedicato ai Caduti e il palazzo del Municipio.
Di fronte alla piazza sorge la Casa d’Amore, un edificio con una storia particolare. In un borgo che non era altro che un abuso edilizio molto molto esteso, questo edificio è particolarmente importante, perché segna il passaggio ufficiale a città. Venne infatti eretto nel 1797 dopo che gli alberobellesi, stanchi della tirannia dei conti di Conversano, chiesero il riconoscimento di città regia a Ferdinando IV Re delle Due Sicilie.
La Casa d’Amore è un’abitazione a due piani realizzata in malta e non più in pietra a secco come i trulli. L’edificio deve il suo nome al proprietario, Francesco d’Amore, che diventò così il primo cittadino di Alberobello a costruirsi una casa vera e propria.


Belvedere Santa Lucia
Da Piazza del Popolo abbiamo quindi raggiunto Largo Martellotta, una bella zona ampia e vivace densa di localini, perfetti per una pausa o per un pranzo (v. paragrafo successivo).
Da qui è d’obbligo recarsi al Belvedere Santa Lucia, ovvero la terrazza adiacente alla Chiesa omonima, dal quale si ha una vista superlativa sulla zona monumentale, interessantissima per vedere con i propri occhi la straordinaria densità di trulli che si possono trovare ad Alberobello. Davvero spettacolare!


L’area monumentale di Alberobello è suddivisa in 2 rioni: Rione Monti e Rione Aia Piccola.
Rione Monti
Rione Monti è il quartiere con la maggior presenza di trulli, dove quasi ogni trullo è un’attività commerciale. Si trova nella parte meridionale del paese e qui si alternano negozi di souvenir un po’ dozzinali a piccole botteghe artigianali davvero belle e curate. Lì abbiamo bevuto un rosolio davvero eccezionale!


Rione Aia Piccola
Aia Piccola è invece un quartiere esclusivamente residenziale, nella zona settentrionale di Alberobello. Passeggiare tra i suoi vicoli, significa uscire dalla ressa del Rione Monti e osservare (sempre con rispetto, eh) com’è la vita all’interno di uno dei paesi più originali d’Italia.
Trullo Sovrano: come si viveva all’interno di un trullo
Non mancate di visitare il Trullo Sovrano, una casa-museo e unico trullo ad avere due piani.
Ogni stanza è visitabile e si può conoscere molto di come si viveva all’interno di un trullo. Inoltre l’ingresso costa solo pochi euro.


Museo del Territorio “Casa Pezzola”
Tutte le curiosità sui trulli le abbiamo apprese visitando il Museo del Territorio “Casa Pezzola”, una struttura ricavata in ben 15 trulli comunicanti. Qui è possibile approfondire la storia e l’evoluzione del territorio e apprendere tante curiosità sui trulli. Il museo è aperto tutto il giorno, ticket di ingresso di 3€.


Chiesa di Sant’Antonio da Padova, la chiesa “a trullo”
In cima al Rione Monti sorge questa chiesa davvero particolare: l’unica al mondo realizzata a trullo (o meglio, a trulli). Non è una chiesa antica, è stata costruita nel 1927 per volere del parroco Antonio Lippolis per permettere agli abitanti dei quartieri monumentali di avere una chiesa più vicina di quella dei S.S. Medici.
La sua conformazione speciale è dovuta al fatto che dal 1910 era vietato costruire nelle zone monumentali edifici moderni (cioè non a trullo): il Rione Monti era stato infatti dichiarato Monumento Nazionale.
La chiesa a trullo di Alberobello è dedicata a Sant’Antonio da Padova e a Cristo Re dell’Universo.


Casa Lippolis
Ecco un altro edificio degli ultimi anni del XVIII secolo, una costruzione tipica della fase cittadina di Alberobello, dall’importante significato di spartiacque tra la fase feudale e quella regia.
L’edificio è realizzata in cotto, su due piani, ma anche agglomerando una serie di trulli adiacenti. Si trattava dell’abitazione del primo arciprete di Alberobello, Vitonofrio Lippolis.
Trullo Siamese
È forse uno dei trulli più antichi di Alberobello e si trova alla fine di Via Monte Nero.
Nel borgo si trovano spesso trulli accorpati a formare un unico edificio, ma la particolarità del Trullo Siamese sta nel tetto: la copertura è doppia, forma un unico tetto continuo, ma con due pinnacoli distinti. Inoltre l’edificio è del tutto privo di finestre e non solo: gli ingressi sono due, sono separati e danno sui due lati opposti.
La leggenda vuole infatti che il Trullo Siamese appartenesse a due fratelli, ma la sposa di uno diventò l’amante dell’altro e venne perciò cacciata dal marito. I fratelli, però, entrambi proprietari, escogitarono questo espediente per avere ciascuno la sua parte di trullo, senza incrociare l’altro.
Verità? Leggenda? Non lo sappiamo, ma queste storie ci affascinano sempre un sacco!


Dove mangiare ad Alberobello (anche senza glutine)
A Largo Martellotta abbiamo provato un locale davvero super per un pranzo veloce, tipico, ma soprattutto…senza glutine!
Si tratta di Pane e Mozza, una paninoteca che propone prodotti tipici di produzione propria (sono infatti casari e salumieri) e dentro un panino troverete quindi tutto il gusto autentico della Puglia. Ma non solo: il locale propone anche taglieri, insalatone…il meglio dei formaggi e dei salumi pugliesi.
E anche io mi sono potuta godere finalmente una puccia pugliese!


Inoltre è possibile acquistare in loco i loro prodotti e portarsi a casa (o in camper) formaggi freschi, stagionati, pane fresco di giornata o prodotti trasformati. A noi è piaciuto davvero tanto!
E se vi va un bel gelato o una granita, ci è piaciuta molto la Gelateria Plantone, sempre a Largo Martellotta.
Dove sostare con il camper ad Alberobello per la gioia dei bambini
Una giornata estiva in giro per borghi e città non può che concludersi con un tuffo in piscina: ad Alberobello abbiamo selezionato un campeggio con piscina per far riposare per bene camper e camperisti.
Sto parlando del Camping dei Trulli: una struttura che offre campeggio per camper e tende, glamping, area sosta breve, appartamenti, roulotte e bungalow e una bella piscina e parco giochi.


Fondamentale per noi è stato il servizio navetta per raggiungere il centro storico di Alberobello, un servizio davvero comodo se si vuole parcheggiare il camper e muoversi in altro modo. Davvero utile!
Il campeggio si trova ad appena 2 km dal centro di Alberobello, il che significa che si può raggiungere il paese dei trulli anche in bici, magari usufruendo del servizio noleggio bici interno. Ma visto il caldo di agosto, noi abbiamo preferito conservare un po’ le energie per visitare il paese.

Consigli di lettura visone
Questo non è proprio un consiglio di lettura, ma piuttosto un consiglio di visione per prepare al meglio i vostri bambini ad un viaggio in Puglia e, in particolare ad Alberobello (in camper o non in camper). Il vostro asso nella manica sarà proprio la serie animata “Trulli Tales“ di cui vi ho parlato prima. Guardarla con i bambini renderà tutto più magico e più buono…per davvero!
La serie oggi conta 104 puntate disponibili gratuitamente su RaiPlay. Ogni puntata racconta una ricetta diversa e potrà essere un gioco divertente anche provarle insieme ai bambini anche dopo il viaggio in Puglia, magari seguendo i consigli di Nonnatrulla: “le bombette sono un vero amore, ma se ne mangi troppe, allora non avranno più lo stesso sapore!”

Ma se volete comunque portarvi qualcosa da far sfogliare ai bambini durante il viaggio verso Alberobello, ci sono dei bei libri con gli stickers che sono sempre un ottimo passatempo durante le trasferte in camper.


La Puglia davvero una regione meravigliosa e avremo modo di raccontarti ancora della stupenda Valle d’Itria, ma non solo. Se ti piacciono gli animali e i parchi divertimento, di sicuro non puoi perderti l’articolo sullo Zoo Safari di Fasano che si trova poco distante da Alberobello.
Se hai domande per organizzare la tua visita ad Alberobello con i bambini, in camper o non in camper, scrivici pure nei commenti, sarà un piacere fare due chiacchiere!
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