A Fontanellato, borgo medievale a 25 km da Parma, si trova il Labirinto della Masone, ovvero il labirinto più grande del mondo. Ne hai mai sentito parlare?
Un labirinto è una soluzione davvero originale per trascorrere qualche oretta all’aperto con i bambini e potrebbe mettere alla prova anche i genitori meno dotati di senso dell’orientamento – come la sottoscritta – e sicuramente divertire quelli più pragmatici e strategici. Noi ne abbiamo uno in famiglia e grazie a lui siamo riuscite ad uscire sane e salve da questo bellissimo labirinto, perché a me e alle bambine piace camminare con il naso all’insù ad ammirare le piante, fantasticare e leggere tutti i pannelli informativi per scoprire la storia dei labirinti durante le epoche.
Il Labirinto della Masone, inoltre è il Re dei labirinti, perché si tratta del più grande al mondo, un motivo in più per non lasciarsi scappare questa visita.
Potrete spuntare dalla vostra Bucket List “percorrere il labirinto più grande del mondo”. Allettante, no?
Ma percorrere un labirinto non è solo una voce da spuntare in una lista di cose da fare, è molto di più: è un’esperienza. Un po’ mistica, un po’ misteriosa, sicuramente di grande fascino. E a renderla molto divertente, beh, a questo ci penseranno i bambini!
Il Labirinto di Bambù
Il Labirinto della Masone deve parte della sua unicità – oltre che alle sue dimensioni – anche alle più di 20 diverse specie di bambù che compongono i suoi viali. Si tratta di oltre 200.000 piante, dalle più grandi alle più piccole.
Ancor prima di addentrarvi tra la penombra dei suoi vicoli, avrete la possibilità di vedere il labirinto dall’alto, salendo le scale di una torretta posta proprio di fronte all’entrata.
Non riuscirete tuttavia ad averne una visione completa, perché le piante sono fitte e molto alte.
Avvisterete però “la piramide” che si trova al centro del labirinto e sarà il vostro punto di arrivo…una volta trovata la strada giusta, si intende!
Il percorso del Labirinto della Masone si estende per 3 km su una superficie di 7 ettari ed ha una pianta a stella. Fortunatamente con il drone siamo riusciti a vederlo dall’alto ed è davvero uno spettacolo!
Una volta entrati nel labirinto non vi rimane che camminare, percorrere i vicoli e i corridoi naturali e provare ad indovinare se avrete imboccato la strada giusta. I vicoli sono larghi circa 3 metri, quindi la sensazione non è per nulla opprimente, anche se sono piuttosto ombrosi. L’impressione è quella di trovarsi all’interno di una giungla misteriosa!
Se avrete sbagliato, poco male! Potrete ritornare sui vostri passi e ritentare. E magari nel frattempo potrete leggere i pannelli di approfondimento sui labirinti, il loro significato, la loro storia e le varie realizzazioni nel mondo.
Ma se proprio proprio non riuscirete a trovare l’uscita, potrete sempre telefonare all’Info Point e un addetto verrà in vostro soccorso, le corsie sono numerate, quindi vi sarà facile indicare la vostra posizione.
Una volta raggiunta la piramide, non mancate di salirci sopra e godere della bellezza dei giochi di simmetria del colonnato: vi sentirete catapultati in un lontano paese esotico, più che nella bassa padana.
La piramide nasconde una cappella e nasce con l’intento di diventare il mausoleo di Franco Maria Ricci.
Storia del Labirinto della Masone
Il Labirinto della Masone è stato aperto al pubblico nel 2015, dopo 10 anni di progettazione e lavori nella campagna parmense.
Si tratta di un’opera realizzata – e fortemente voluta – dal designer Franco Maria Ricci, originario di Parma e mancato solo un paio di anni fa.
Insieme all’architetto Carlo Bontempi ha trasformato quei 7 ettari della bassa padana in un luogo leggendario e misterioso, grazie soprattutto all’ispirazione datagli dall’amico Jorge Luis Borges, grande appassionato di labirinti.
Per Borges il labirinto è “un edificio costruito per confondere gli uomini”, una metafora della complessità della realtà e delle difficoltà di affrontarla solo con gli strumenti della ragione.
Il labirinto è una costante nella storia dell’uomo e se ne trovano tante diverse tipologie in ogni angolo del pianeta e in ogni epoca. Anche la mitologia e la narrativa ne sono piene: vi ricordate il Minotauro del Labirinto di Cnosso? Uno dei miei miti preferiti quando ero piccola, ma tranquilli, al Labirinto della Masone non c’è nessun mostro!
Mentre camminavamo tra i bambù abbiamo pensato anche al Labirinto della Regina di Cuori nel Paese delle Meraviglie…anche se l’atmosfera invernale dell’uggiosa giornata di dicembre in cui ci trovavamo, ci ha fatto sentire più che altro come Harry Potter durante il torneo Tre Maghi!
Chi era Franco Maria Ricci
Se c’è un personaggio contemporaneo profondamente legato alla provincia di Parma, è sicuramente Franco Maria Ricci.
Grafico, editore, designer, collezionista di opere tipografiche e grande appassionato di labirinti, tanto da aver creato questa meraviglia, a Maria Ricci si deve anche la ristampa del Manuale Tipografico di Giambattista Bodoni che ebbe un enorme successo.
La sua attività editoriale si svolse a partire dagli anni ’60. Tra le opere pubblicate a noi ha colpito molto il Codex Seraphinianus, libro illustrato da Luigi Serafini nella metà degli anni ’70 e pubblicato per la prima volta da Ricci nel 1981.
Ne abbiamo visto un’esposizione nel corridoio che dalla biglietteria porta all’ingresso del labirinto e ci ha lasciato davvero a bocca aperta!
A prima vista vi sembrerà un’enciclopedia di stampo scientifico scritta in una lingua antica. Ma osservando meglio noterete che i caratteri non corrispondono a nulla che vi sia noto: si tratta infatti di un alfabeto inesistente, del quale si può apprezzare solo la tipografia, ma nulla di più.
Quanto alle illustrazioni, che sono più di 1000, non rappresentano nulla che esista veramente. Anche quando vi sembrerà di osservare un animale o una pianta che vi ricorda qualcosa, capirete poi che non si tratta di nessuna specie esistente.
Affascinante, davvero!
Come organizzare la visita al Labirinto della Masone
Il labirinto è aperto tutto l’anno tranne una breve pausa invernale (2022: chiusura dal 10 gennaio all’11 febbraio).
Al labirinto si accede con un biglietto giornaliero da € 18, ridotto a € 10 per i bambini dai 6 ai 12 anni e gratuito fino ai 6 anni e ci sono anche agevolazioni per i gruppi familiari.
I biglietti si possono comprare online e l’ingresso è contingentato, bisognerà prenotare il turno.
Il complesso fa parte dell’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza.
Noi abbiamo visitato il labirinto nello stesso giorno in cui abbiamo visitato il Castello di Torrechiara a Langhirano, anche se ci è rimasta la voglia di visitare anche la Rocca di Fontanellato che sembra essere molto bella.
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La visita al labirinto ha durata variabile, a seconda della vostra capacità di orientamento. Ma se siete dei mostri di orientamento, riuscirete a raggiungere il centro del labirinto nel giro di una mezz’oretta.
Il biglietto comprende anche la visita alla collezione di Franco Maria Ricci che noi purtroppo non abbiamo avuto tempo di visitare, ma dev’essere molto interessante.
Per i bambini spesso vengono organizzate attività e laboratori. Noi ci siamo a Dicembre ed era stata organizzata una caccia al tesoro all’interno del labirinto. Riuscendo a trovare alcuni dei pacchi disseminati tra i bambù, le bambine hanno ricevuto un grazioso premio…ovviamente realizzato con il bambù!
All’interno del complesso del Labirinto troverete un bookshop, i servizi e un bistrot dove potrete assaggiare qualche specialità tipica parmense.
Le informazioni per visitare il Labirinto della Masone ora le avete tutte, che dite, lo visitereste?
Consigli di lettura
Labirinti intorno al mondo
Edizioni Usborne
A noi piacciono tantissimo i libri-attività e abbiamo un debole per gli atlanti illustrati, soprattutto quelli super colorati con tantissime immagini.
Questo libro è entrambe le cose: ci sono i labirinti che divertiranno i bambini e ci sono i paesi del mondo, corredati da illustrazioni variopinte.
Un perfetto compagno di viaggio per andare ad esplorare i veri labirinti!
Cristina says
È da un po che ho in programma di andare visitare questo labirinto, da sempre mi affascina tanto. Chissà prima o poi riuscirò ad andarci!!!
Claudia Bi says
A noi è piaciuto molto, era tanto tempo che volevo visitarlo anch’io ed è stata una bella uscita!