Tra le fronde di un querceto, in mezzo ai profumi e al brulicare del sottobosco, sorge il Giocabosco: la casa di gnomi e fate che invita i vostri bambini ad una giornata di gioco e di avventura, ma non solo!
Al Giocabosco, tra una sfida e l’altra, si impara a rispettare la Natura e i suoi abitanti, percorrendo il sentiero che porterà i bambini a diventare Guardiani del Bosco!
Che cos’è il Giocabosco
Il Giocabosco di Gavardo, in provincia di Brescia, è un parco tematico didattico aperto alle famiglie, alle scuole e ai centri estivi che ha come obiettivo quello di trasmettere ai bambini l’amore e il rispetto della natura attraverso il gioco e il divertimento.
Si tratta di uno spazio delimitato e sicuro all’interno di un bosco a 343 mt s.l.m. che propone installazioni, giochi, incontri con gli animali della fattoria e un percorso da seguire tramite un kit che viene consegnato all’ingresso (da una fata!!), contenente una mappa.
Cosa fare al Giocabosco con i bambini
La nostra giornata al Giocabosco di Gavardo è cominciata proprio così: all’ingresso abbiamo ricevuto il nostro kit con la mappa del parco e il percorso da seguire.
Giusto il tempo di guardarci un po’ attorno e scoprire che c’erano tante piccole casette degli gnomi e cartelli dipinti in ogni dove…e poi via! Su per salitine e giù per discesine a scoprire quanto il parco ha da offrire.
Seguendo la mappa abbiamo trovato alcune “stazioni” nelle quali c’erano delle prove da superare o indovinelli da risolvere, ma anche giochi liberi davvero stimolanti, come ponti tibetani, reti sospese come ragnatele sulle quali saltare, labirinti nei quali avventurarsi, scivoli e altalene, tutti rigorosamente in legno.
L’ideale è seguire il percorso tematico al mattino, perché nel pomeriggio, dalle 13.30 allel 15.00, ci sono i laboratori con le Fate che sarebbe un peccato perdere, ma molto dipende dall’età dei vostri bambini: se sono molto piccoli è possibile che preferiscano continuare a giocare nel bosco, piuttosto che fare i laboratori.
Una delle aree che è piaciuta di più alle bambine è stata quella con gli animali della fattoria, dove non sarebbero più venute via. Non abbiamo ben capito se i pony si possono cavalcare, ma per qualsiasi quesito potete contattare l’organizzazione dal sito ufficiale.
Ci sono anche della aree gioco dedicate ai bambini molto molto piccoli, delimitate e ombreggiate. Inoltre (ve lo dico in caso possiate arrivare preparati) c’è anche un apposita teca nella quale i vostri bimbi più cresciutelli potranno “lasciare il loro ciuccio alle Fate”! Un’idea carina per aiutare i genitori in un distacco che alle volte può essere un po’ problematico. 😅
Un altro aspetto che ci ha colpito è la cura dei particolari che è stata messa nel disseminare nel parco tanti piccoli dettagli che ad una prima osservazione possono sfuggire: da casette attrezzate in mezzo alle foglie, a vestitini appesi tra i rami ad alberi con gli occhi…
Abbiamo partecipato anche ai laboratori con le Fate, ma c’era davvero tanta gente e le bambine hanno apprezzato di più il gioco libero, anche se un momento creativo ci sta sempre.
Ci è capitato spesso di tornare e ritornare nelle aree che ci erano piaciute di più e, in generale, abbiamo vissuto il tutto in maniera un po’ disordinata, passando da una parte all’altra, sulla scia dell’entusiasmo delle bambine.
A fine giornata, oltre alla medaglia di Guardiano del Bosco, abbiamo ricevuto anche un mega zucchero filato rosa! Insomma, giornata gnomosa perfettamente riuscita.
Info pratiche per la tua giornata al Giocabosco
Il Giocabosco è aperto nei weekend e nei giorni festivi e si accede solo su prenotazione. L’ingresso per la giornata è dalle 10.00 alle 11.30, dopodiché si potrà stare dentro fino a chiusura, cioè fino alle 16.00.
L’esperienza è consigliata per bambini dai 2 agli 8 anni, ma se avete bambini più piccoli, sappiate che si riesce a percorrere i sentieri anche con il passeggino.
La prenotazione dell’ingresso va fatta online: si paga una caparra di € 5,00 a persona, ma poi il saldo va fatto direttamente al parco all’arrivo. L’ingresso va da € 5,00 a € 18,00 circa, ma visto che la suddivisione degli importi per età è un po’ complessa (sostanzialmente i bambini pagano di più degli adulti), vi rimando alla pagina specifica del sito.
All’interno del parco si può mangiare il proprio pranzo al sacco in una delle tante aree pic-nic ombreggiate (c’è anche un microonde per le pappe), utilizzare le aree barbecue (su prenotazione), ma anche acquistare il pranzo al chiosco che è certificato AIC per quanto riguarda il senza glutine. Il pranzo al chiosco va prenotato entro le 11.30.
In ogni caso è consentito scegliersi un tavolo da utilizzare durante la giornata, anche se per noi non è stato necessario, visto che eravamo sempre in giro.
I servizi igienici dispongono di sanitari adatti ai più piccoli e di fasciatoio per i neonati.
Un’ultima tip utile prima o dopo la visita al Giocabosco: nel sito ufficiale trovate anche storie originali degli gnomi e delle fate da ascoltare, ma anche lavoretti e cacce al tesoro da stampare (queste ultime sono a pagamento).
Come arrivare al Giocabosco di Gavardo
Il Giocabosco si trova a Gavardo, in provincia di Brescia, in via del Colle 21, a soli 10 km dal Lago di Garda.
Geograficamente, Gavardo fa parte della Valle Sabbia, una valle prealpina percorsa dal fiume Chiese.
Il Giocabosco si trova in cima ad una salita, ma di fronte al parco è disponibile solo qualche posteggio per disabili e mamme in gravidanza.
Che siate in auto o in camper, vi segnalo l’ampio e comodo parcheggio in Via Cavalieri Angelo Bonomi dove potrete lasciare il vostro mezzo e proseguire a piedi: in una decina di minuti sarete arrivati al Giocabosco.
A Gavardo c’è solo un’area camper service che ha anche dei posteggi, ma non è proprio un bel posto dove fermarsi per la notte. Noi però abbiamo abbinato a questa visita una giornata sul lago di Garda, sostando per la notte nell’area sosta camper “Paradiso” a Salò.
Consigli di lettura
“Attraverso la Porta Magica” di L. van de Goor, G. Tomai, G. Dawnay
Un libro molto particolare con illustrazioni e fotografie che rendono bene l’idea di un mondo magico che si nasconde sotto ai nostri occhi, ma che solo chi è attento ai particolari – come la piccola Willow – riesce a notare. Una romantica avventura, attraverso una Porta Magica che conduce alla Foresta (a sua volta) Magica abitata dalle Fate, sue custodi. Un’avventura portatrice di un grande messaggio di impegno e speranza, destinato a durare e a sbocciare se crescerà nei cuori dei bambini come un semino piantato nel terreno. Da leggere!
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