
Oggi facciamo 4 chiacchiere con Chiara, la family travel blogger dietro a Viaggiamondo, un blog di viaggio, ma soprattutto una famiglia, quella che ha con Luca e il piccolo Tommaso.
Viaggiatori incalliti e grandi amanti degli on the road, oggi ci raccontano come la loro famiglia vive e affronta il viaggio.
Iniziamo con le presentazioni: raccontaci chi sei, di cosa ti occupi e come è composta la tua famiglia!
Mi chiamo Chiara, ho 42 anni, sono una librofila con tantissimi tatuaggi e con la testa sempre sulle nuvole, adoro la cucina orientale, i laghi canadesi, i colori autunnali del New England, sono una patita di zucche e una fan sfegatata di Harry Potter e non mi dò pace al pensiero di non poter visitare Hogwarts.
Inoltre sono un’inguaribile romantica e adoro in maniera viscerale il Natale: mio marito dice sempre che in un’altra vita ero un folletto del Polo Nord!
Dopo aver lavorato nel marketing a Milano, da quando mi sono trasferita in Abruzzo, ho deciso di dedicarmi quasi al 100% alla famiglia, aiutando mio marito Luca, che si occupa di turismo online. Insieme al nostro piccolo nano di 8 anni, viaggiamo per il mondo, sempre on the road, macinando migliaia di chilometri.
Wow! Entriamo allora nel vivo dei viaggi in famiglia: cos’è il viaggio per la tua famiglia? Come viaggiate?
Il viaggio ha sempre fatto parte della nostra famiglia. Prima di essere in tre, come coppia, viaggiavamo tantissimo, ogni volta che era possibile.
Quando siamo diventati genitori, non ci siamo fatti spaventare dalla fatica e dal cambiamento, abbiamo semplicemente continuato a viaggiare non più in 2 ma in 3: più stanchi, più carichi di cose, a volte più ansiosi (soprattutto i primi viaggi), ma anche molto felici.
Viaggiare in famiglia è faticoso, soprattutto se si sceglie di viaggiare on the road, dall’altra parte del mondo, con tante ore di fuso e di volo: compromessi, capricci, stanchezza, imprevisti, insomma tutto quello che si vive a casa, lo si porta anche in viaggio.
A volte è stato sfiancante, soprattutto durante i terrible two. Ma non abbiamo mai mollato e alla fine, la tenacia e la pazienza hanno avuto la meglio e tutta la fatica è stata ampiamente ripagata.
Quindi il vostro modo di viaggiare non è cambiato molto con l’arrivo di vostro figlio…
Devo dirti la verità, non è cambiato poi così tanto. Abbiamo continuato a viaggiare moltissimo, abituando il piccolo agli on the road con un alloggio diverso ogni sera, a macinare tanti km in macchina, a fare molti voli e a confrontarsi con culture diverse.
Siamo stati decisamente fortunati, perché lui ci ha sempre seguito con entusiasmo. Quello che è cambiato è stato più che altro la scelta oculata delle destinazioni (con un buon servizio sanitario) e l’abbandonare lo zainone per il trolley!
Credo che per me, in particolare, l’aspetto che ha subito la maggiore trasformazione sia stata la fase organizzativa. Per ogni destinazione studio ogni modo per avvicinare, coinvolgere e preparare nostro figlio al viaggio: libri, film, documentari, giochi e ogni forma di apprendimento per appassionarlo alla meta scelta e fargli vivere questa nuova esperienza con entusiasmo.
E di tutti questi super viaggi, qual è stato il primo viaggio fatto in 3?
Quando il nostro cucciolo aveva 4 mesi, siamo volati in Belgio per i mercatini di Natale: un piccolo giro itinerante spostandoci con il treno, lo zainone in spalla e il passeggino. Un fatica pazzesca, se ci ripenso ora!
Secondo tentativo a 8 mesi in Martinica, con il suo primo volo intercontinentale. Siamo stati così bene che da allora non ci siamo più fermati.
A 11 mesi eravamo a Berlino e a 14 il primo on the road nell’ovest americano, 35 giorni itineranti.
Come scegliete i vostri viaggi? Ci sono località che prediligi per i vostri viaggi di famiglia?
Nel corso degli anni siamo diventati sempre più amanti dei luoghi selvaggi ed isolati. La natura, il trekking e il contatto con il mondo hanno preso sempre più piede nelle nostre scelte, anche prima della pandemia.
Non siamo tipi da campeggio o da villaggio. Amiamo il silenzio, i rumori della natura, non il caos, la folla e le spiagge gremite. Inoltre siamo “irrequieti”, mai stanziali. Amiamo stare in perenne movimento, girare, cambiare, spostarci.
Per questo, credo, amiamo tanto gli Stati Uniti e il Canada, che offrono grandi spazi da percorrere, paesaggi naturali sempre diversi.
Per questo motivo posizioniamo le grandi città sempre all’inizio del viaggio, quando siamo carichi di energie e con tanta voglia di scoprire.
Credi che ci siano delle mete più “family friendly” di altre?
Per noi non esiste il concetto di family friendly: non concepiamo i family hotel, non sopportiamo le crociere e sinceramente pensiamo che il mondo e la natura siano il più grande intrattenimento possibile per un bambino, che non ha bisogno di animazione, baby dance o attrazioni dedicate.
A noi basta la serenità, lo stare insieme e avere nuovi posti da scoprire. Un bambino non ha bisogno di altro, in fin dei conti.
Poi certo, più si va in mete esotiche e più si deve fare i conti con culture e abitudini lontanissime dalle nostre, che richiedono molto spirito di adattamento, anche da parte dei bambini.
Siamo molto solitari, non amiamo la folla e preferiamo viaggiare a contatto con la gente del posto.
Detto questo, per noi, gli States sono senza dubbio una meta perfetta per famiglie: si trova tutto l’occorrente per i bambini, i ristoranti sono sempre attrezzati per i più piccoli e si trovano attrattive per ogni età.
Qual è la difficoltà maggiore che vi è capitato di incontrare in viaggio? Come l’avete gestita?
Negli anni, devo ammettere, siamo stati abbastanza fortunati, non abbiamo incontrato grandi difficoltà.
I nostri viaggi sono lunghi e complessi, è vero, ma Luca è un grande organizzatore e difficilmente gli sfugge qualcosa. Essendo preparato e previdente, di solito i viaggi sono organizzati davvero in modo impeccabile.
La più grande difficoltà l’abbiamo incontrata in Sud America durante il nostro viaggio di nozze, attraversando Argentina, Bolivia e Perù zaino in spalla.
All’inizio del viaggio ci hanno rubato le carte di credito e questo ci ha costretto a farci mandare contanti dall’Italia in ogni paese attraversato, fra cambi valuta, problemi di liquidità e disagi perenni.
Ce la siamo cavata con tanta pazienza, molto spirito di adattamento e visite regolari alle banche locali!
Cosa non deve mai mancare in valigia per voi?
Nella nostra valigia non mancano mai le scarpe da trekking: amiamo camminare e stare nella natura. Abbiamo abituato Tommaso fin da piccolo a seguirci sui sentieri, anche lunghi e impegnativi.
Inoltre non devono mancare mai i libri attività per riempire i tempi morti!
Qual è stato il viaggio più bello che avete fatto tutti insieme, quello che tutti ricordate con più nostalgia?
Senza dubbio il grande viaggio che ci portò ad attraversare mezzo continente nord americano: da Vancouver a Denver, passando per le Rockies Canadesi con il parco di Jasper e di Banff, il Montana, il Wyoming, il parco del Glacier, il Grand Teton e lo Yellowstone, il South Dakota fino ad arrivare in Colorado.
40 giorni indimenticabili.
C’è un posto che hai visitato prima di diventare mamma e nel quale vorresti portare tutta la famiglia?
Sicuramente New York a Natale.
Mio figlio è impazzito per New York ad Halloween ma essendo un grande appassionato del periodo natalizio (come la mamma!) penso che diventerebbe assolutamente matto per l’atmosfera che si respira nella Grande Mela sotto le feste.
Qual è il mezzo di trasporto che scegliete più volentieri per i vostri viaggi?
Indubbiamente la macchina, che permette la massima libertà di movimento e di spostamenti. Nei nostri viaggi la macchina diventa un po’ la nostra casa!
Adoriamo muoverci in macchina, partire la mattina all’alba con la musica di sottofondo, un bicchierone di caffè americano e la strada davanti a noi che ci attende.
Quando viaggiate qual è il vostro alloggio ideale?
Non abbiamo un alloggio ideale. Dal momento che per noi equivale solamente a un appoggio che usiamo per dormire, il posto cambia poco: ostello, b&b, hotel, appartamento fa poco la differenza.
Spesso, facendo viaggi molto lunghi, cerchiamo di risparmiare proprio sull’alloggio che, obiettivamente, sfruttiamo molto poco. Ogni tanto ci concediamo qualche sistemazione particolare ma di solito per noi non è una voce fondamentale: basta che sia pulita e comoda.
Viaggiare in famiglia costa: hai qualche suggerimento pratico da dare a tal proposito alle famiglie?
Sicuramente la voce di spesa legata all’alloggio influisce molto: adattandosi un po’, si riesce a risparmiare parecchio, tra motel, appartamenti oppure ostelli.
Per alcune mete, poi, lo strumento migliore per risparmiare è prenotare con anticipo (monitorando i voli più economici), limitare i pasti fuori, acquistando spesso al supermercato e facendo pranzi veloci.
Come si rapporta tuo figlio al cibo locale quando siete in viaggio?
I primi anni è stato un disastro, soprattutto nei viaggi in Asia: non voleva assaggiare nulla, nonostante avesse in famiglia l’esempio di 2 buone forchette che provano anche i sassi!
Con il tempo, tanta pazienza e un po’ di flessibilità, oggi è un bambino che si adatta abbastanza bene.
Tirando le somme…qual è il viaggio ideale per ognuno di voi? (ma forse l’abbiamo già intuito 😛)
Chiara: Stati Uniti e Canada
Luca: ovunque, basta andare!
Tommaso: New York
Parliamo ora di libri, visto che anche tu sei una super appassionata: quali sono i vostri preferiti?
Chiara e Tommaso: la saga di Harry Potter di J.K. Rowling
Luca: “Il giro del mondo in 80 giorni” di Jules Verne
E con i film e cartoni come siamo messi? Quali sono i vostri titoli del cuore?
Chiara: “Up”
Luca: “Cars”
Tommaso: “Planes”
Avete un “viaggio nel cassetto” che non avete ancora realizzato?
L’Alaska, il viaggione del 2020, saltato a causa della pandemia. Un sogno che speriamo di riprogrammare al più presto. Uno dei nostri grandi travel dream.
Per salutarci, ti chiedo di lanciare un messaggio ai neo-genitori che sono preoccupati all’idea di viaggiare con i bambini piccoli!
Non esiste un consiglio unico per tutti. Posso solo dire: si può fare!
Se vi piace viaggiare, non mollate. Provate, sperimentate e trovate il modo più adatto alla vostra famiglia, la strategia che rende felici tutti.
La chiave per viaggiare è la serenità di genitori felici e non ansiosi.
Che sia un on the road dall’altra parte del mondo, un itinerario in Europa o un giro in Italia, la cosa importante è stare bene. Ogni famiglia è diversa, ogni bambino è differente e ogni nucleo familiare deve trovare il proprio equilibrio. Ma una cosa è sicura: con i bambini, viaggiare si può 😊
Grazie Chiara per questa iniezione di buonumore, volontà e anche per averci fatto sognare le distese del continente americano!
Se volete seguire le loro avventure da family travel blogger, ma anche solo da famiglia di viaggiatori, li trovate qui:
Inoltre domani Chiara ci porterà alla scoperta di alcuni posti speciali, non mancate!
Che bello ragazzi, riuscite a viaggiare con bimbi e sapete organizzare tutto nel migliore dei modi, io non ho bimbi piccoli ma amo leggere queste storie di famiglia
complimenti
Grazie per il tuo commento, con questa rubrica vogliamo proprio portare esempi positivi di famiglie che viaggiano con passione ed entusiasmo, perché….è contagioso!! 🙂