Da noi si chiama Fragolino, ma ognuno può dargli il nome che vuole: Elf on the Shelf è l’Elfo di Natale che se ne sta sulla mensola di casa durante il periodo natalizio, come vuole la tradizione.
Dagli Stati Uniti all’Italia, questa tradizione natalizia ha viaggiato molto ed ora è anche per noi un momento irrinunciabile del Natale e lo rende, se possibile, ancora più magico!
Se non conosci questa tradizione, questo è il momento per capirci qualcosa in più. Ma immagino che negli ultimi anni anche tu abbia visto sui social tante immagini di elfi pazzerelli in situazioni improbabili!
Se invece la conosci, ma la tua famiglia non ha ancora adottato un Elfo di Natale, questo è il momento giusto per attrezzarsi per ricevere un vero Elf on the Shelf e iniziare una nuova, magica tradizione.
Elf on the Shelf: la tradizione e il libro
L’Elfo di Natale è una tradizione americana che è iniziata negli anni ’70 circa.
Ma è solo nel 2005, con il libro “Elf on the Shelf: a Christmas Tradition” che ha solcato l’oceano fino ad arrivare anche da noi.
In Italia, negli ultimi anni, ha preso piede in modo esponenziale, per la gioia dei nostri bambini e il divertimento di noi grandi.
Il libro “Elf on the Shelf: a Christmas Tradition” è stato scritto da Carol Aebersold e dalla figlia Chanda Ball e tutt’oggi accompagna l’elfo originale, raccontando ai bambini chi è questo buffo folletto dall’aspetto un po’ vintage e come ci si debba comportare con lui.
Il libro è in inglese, non c’è (ancora) un’edizione italiana, ma le regole sono molto semplici: vediamo quali sono.
Le regole per la tradizione dell’Elfo di Natale
L’Elfo di Natale è un piccolo pupazzo con vestitino rosso e berretto con una buffa espressione. Viene direttamente dal Polo Nord e a mandarlo è Babbo Natale in persona.
Le famiglie possono adottarlo per il periodo dell’Avvento, firmando un vero e proprio certificato di adozione.
Arriva in famiglia nella notte tra il 30 novembre e il 1 dicembre, di solito accompagnato da una letterina per spiegare ai bambini che cosa succederà nei giorni che precedono il Natale.
In quei giorni, infatti, l’Elfo di Natale sarà – come vuole la tradizione – parte integrante della famiglia. Se ne starà seduto sulla sua mensola, ma vedrà e sentirà tutto ciò che accade in casa.
Di giorno non si muoverà e i bambini non potranno toccarlo (altrimenti la magia svanirà), ma di notte si animerà e combinerà pasticci o scherzetti.
Inoltre, attraverso una porticina elfica, occasionalmente potrà andare e venire dal Polo Nord per raccontare a Babbo Natale che cosa ha scoperto e che cosa ha capito della sua famiglia adottiva.
In particolare riferirà a Babbo Natale i gusti e le abitudini dei bambini e lo aiuterà a capire se quei bambini vanno messi nella lista dei buoni…o dei cattivi!
Al mattino, quando farà ritorno in casa, è molto probabile che combinerà qualche scherzetto! D’altra parte agli Elfi piace divertirsi, si sa.
Nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, ogni Elfo di Natale farà ritorno al Polo Nord, sulla slitta di Babbo Natale. Resterà lì almeno fino all’anno successivo, quando tornerà in famiglia e…la tradizione ricomincerà!
Cosa ti serve per cominciare la tradizione dell’Elfo di Natale
Se ti stai chiedendo se valga la pena cominciare questa tradizione, la nostra risposta, dopo un anno di esperienza è: assolutamente sì!
Non ti nascondo che sia un po’ faticoso, perché tutte le sere dovrai organizzare qualche nuova marachella, ma ne vale davvero la pena, perché i bambini ne saranno entusiasti.
Ecco allora che cosa ti occorre per cominciare questa magica tradizione:
- Un Elfo. Eh sì, tutto comincia proprio con lui. Ce ne sono diverse versioni, noi abbiamo scelto quello “originale”, cioè quello legato al libro di cui ti ho parlato. Lo abbiamo acquistato su Amazon e abbiamo scelto la confezione con allegato il libro. A casa nostra è arrivato dentro alla sua scatola (che lo ha protetto durante il viaggio) e le bambine lo hanno trovato il 1 Dicembre in giardino. Ah dimenticavo: l’Elfo può essere sia un maschio che una femmina!
Ma ci sono anche altre versioni in commercio….quale sarà la vostra?
- UNA PORTA ELFICA. Noi l’abbiamo costruita da noi con carta, pennelli e un po’ di glitter, ma se ne trovano di già pronte e corredate da tanti piccoli oggetti con i quali il vostro elfo potrà interagire. La porta elica potrà comparire insieme all’elfo oppure la sera del suo arrivo: sarà il passaggio magico che gli permetterà di tornare a “fare rapporto” a Babbo Natale!
Ecco alcune idee:
- OGGETTI DI SCENA. Dipenderanno dalle situazioni che deciderete di inscenare e sicuramente vi torneranno utili i giocattoli dei vostri bambini (soprattutto quelli in miniatura), le decorazioni natalizie e altri suppellettili che troverete in giro per casa. Ma l’elfo ha anche dei suoi oggetti e amici originali che trovate in vendita, se volete fare le cose a modino!
- UNA LISTA DI SCENETTE ELFICHE. Questo punto è essenziale, perché la parola d’ordine, quando si comincia la tradizione dell’Elfo di Natale è pianificazione. Avrete bisogno di almeno 24 idee di cosa far fare all’Elfo ogni notte. Sembra facile, ma vi garantisco che non vorrete trovarvi a mezzanotte, stanchi morti, a girare per casa smarriti cercando uno spunto per la prossima scenetta (sì…è successo…).
Per quest’ultimo punto, no panic.
Abbiamo preparato una lista in pdf di 24 idee da riutilizzare per i tuoi elfi di Natale, puoi averla cliccando qui:
Insomma…ti abbiamo convinto un po’ a cominciare questa buffa tradizione nella tua famiglia? Noi non vediamo l’ora che sia (di nuovo) il 1 Dicembre e che…inizi la magia!
Se sei nel pieno dello spirito natalizio, ti suggeriamo di navigare anche nella sezione “Speciale Natale” del nostro sito per qualche altro spunto.
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