
Una gita autunnale in montagna è quello che ci vuole per rigenerarsi dopo una settimana di scuola e lavoro e la Valle del Mis è il luogo perfetto per lasciarsi sorprendere dalle opere straordinarie ed originali create dalla natura stessa, durante il corso dei millenni.
Ecco quindi una gita, da fare in giornata, adatta ai bambini, ma anche semplicemente a chi ha voglia di trascorrere una giornata all’aria aperta in luoghi meravigliosi, senza fare troppa fatica (si arriva al massimo a 120 mt di dislivello).
Noi abbiamo seguito l’itinerario che abbiamo trovato all’interno della guida della collana “A piccoli passi” di cui ti parleremo meglio alla fine dell’articolo. Quindi continua a leggere, perché oltre a questa bellissima gita, nella guida ne troverai tante altre, in particolare nelle Dolomiti.
Valle del Mis, la Selvaggia
La Valle del Mis (o Val del Mis) è un’antica valle di formazione glaciale che si trova in provincia di Belluno, tra i comuni di Sospirolo, Gosaldo e Rivamonte Agordino, inserita all’interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
Vuoi per la scarsità di insediamenti, vuoi per l’impeto dell’acqua che ha scavato la valle creando cascate e marmitte, fatto sta che la Valle del Mis conserva tuttora i tratti di “valle selvaggia” che a noi piacciono tanto. E se ci andrai fuori stagione, come abbiamo fatto noi, è molto probabile che incontrerai davvero pochi altri escursionisti.
Il paesaggio è dominato da una cornice montuosa composta dai Monti del Sole (Piz di Mezzodì, Ferùch, Coraie) e delle Vette Feltrine (Monte Pavione, Col di Luna, Cima Dodici) che non raggiungono mai altitudini esagerate, superando di poco i 2000 mt s.l.m., ma che sono ugualmente spettacolari.


Ma, oltre alle montagne, protagonista indiscusso è il lago del Mis, un bacino artificiale creato a metà degli anni ’60 che si presenta oggi come uno specchio dal vivido color smeraldo davvero scenografico.
La costruzione della diga, tuttavia, ha sommerso gli abitati rurali che punteggiavano la valle, la quale si è ulteriormente spopolata a seguito dell’alluvione del ’66. Per questo oggi si trovano anche alcuni borghi “fantasma” come Gena, La Stua e California.
Nonostante la scarsa presenza antropica (e, di conseguenza, i pochi servizi presenti), l’attrattiva principale della Valle è rappresentata, oltre che dal lago, dai fenomeni naturali dei Cadini del Brenton e dalla Cascata della Soffia, tutti raggiungibili con un’unica, facile passeggiata.
Lago del Mis
Se vuoi ammirare il lago in tutto il suo splendore, dovrai scegliere la stagione estiva, quando il bacino raggiunge la sua massima capienza e i monti che lo attorniano sono verdi e rigogliosi.
In autunno e inverno, le sue acque si ritirano, lasciando visibile il suo fondo ciottoloso, sul quale sarà anche possibile passeggiare. Ci ha deluso? No, anzi, lo abbiamo trovato davvero bellissimo. Ovviamente ci sono dei punti nei quali il lago si presenta benissimo anche in autunno e altri nei quali quasi non si vede, ma ciò non toglie che il panorama sia ugualmente favoloso.


Purtroppo non è possibile fare il giro completo del lago a piedi (amiamo camminare a bordo lago, qui abbiamo già parlato del lago di Auronzo, del lago di Misurina, del lago di Ledro e del lago di Bled), dal momento che la conformazione stessa non lo consente.
Ma le escursioni non mancano e ora ti raccontiamo i veri gioielli della Valle del Mis.
Cadini del Brenton
Ai bambini potete descriverle come piscine naturali scavate dall’acqua, ma sappiate che si tratta di marmitte di evorsione, cioè depressioni scavate nella roccia dall’azione vorticosa dell’acqua. L’acqua, infatti, trascinando detriti, ciottoli e sabbia, con il tempo, erode la roccia sottostante. “Cadino” indica quindi una piccola gola, fa pensare proprio ad un catino pieno d’acqua…e vedrete che colori!
Il Brenton è invece il torrente che nasce nel Monte Pizzocco e percorre poi la Valle del Mis, creando cascate e cascatelle.


Ma si dice erosione o evorsione? Il termine più corretto è “evorsione” che deriva dal latino evorsio e significa “scavare, rodere”. Questa è la parola giusta per descrivere il processo circolare di scavo causato dai vortici dell’acqua, mentre “erosione” è un termine più generico.
Come visitare i Cadini del Brenton
I Cadini del Brenton sono 15 e si trovano lungo il corso del torrente Brenton. Di questi, 11 sono visibili tramite un breve percorso circolare da fare a piedi.
Per visitarli si parte dall’Infopoint, che però in autunno è chiuso, che si trova nei pressi del ponte sul torrente Mis (430 mt s.l.m.). Qui si trova anche il “Giardino Botanico Campanula Morettiana” (che ovviamente dà il meglio di sé nella bella stagione).
Durante il periodo di apertura del Giardino Botanico, con un ticket di 2 € si accede a questo e al percorso dei Cadini, ma solo per gli adulti, perchè sotto i 14 anni l’ingresso è gratuito. Il Giardino Botanico offre una panoramica sulla flora tipica delle Dolomiti Bellunesi ed è stato costruito di modo da risultare accessibile per tutti. Sono presenti anche dei servizi igienici e dei tavoli da pic-nic.
Durante il resto dell’anno, quando il Giardino Botanico è chiuso, l’accesso al sentiero dei Cadini è gratuito.
Partendo quindi dall’Infopoint, si attraverso dapprima un boschetto con un dislivello minimo, raggiungendo poi l’anello dei Cadini. Qui, su un tracciato ad anello molto breve, organizzato in gradoni, se ne possono vedere 11, da diverse prospettive.
I Cadini si susseguono uno sotto all’altro, alimentati dall’acqua che proviene dalle cascate formate dal Brenton. Il più profondo raggiunge i 4 metri e la colorazione che è assume l’acqua è qualcosa di davvero meraviglioso.


Il sentiero è attrezzato con passerelle e ponticelli in legno e lungo il tragitto sono presenti pannelli esplicativi che raccontano come si sono formati. Tuttavia, proprio per la presenza delle scale, il sentiero non è adatto ai passeggini e sarà necessario prestare attenzione, soprattutto in caso di terreno bagnato o ghiacciato. Scarpe da trekking indispensabili!
Qualche altra indicazione per fruire in maniera sicura del sentiero: non è consentito oltrepassare le staccionate e avvicinarsi ai Cadini, né fuoriuscire dal sentiero segnalato, perché potrebbe essere pericoloso.
Il sentiero, andata e ritorno, non è più lungo di 1 km, quindi in 30/40 minuti lo avrete concluso. C’è quindi il tempo per vedere anche qualcos’altro.
Cascata della Soffia
Un salto alla Cascata della Soffia è assolutamente da fare in una giornata nella Valle del Mis.
Proprio dietro al Bar Alla Soffia (chiuso in autunno) parte il sentiero per raggiungere la cascata. La camminata è davvero breve e vi condurrà, attraverso delle passerelle in legno, a raggiungere un piccolo belvedere di legno che si insinua in una parete rocciosa.
Sporgetevi dalla struttura per vedere, sotto di voi, un salto d’acqua di 12 metri scorrere impetuoso.
Dietro di voi, il lago, con la sua placida tranquillità. Si va, si ammira, si rientra. Visita breve, ma fragorosa.


Come raggiungere la Valle del Mis e dove parcheggiare
Qui non passano mezzi pubblici, quindi il mezzo privilegiato per raggiungere la Valle del Mis è sicuramente l’auto. Con il camper non avrete difficoltà a raggiungere la partenza di queste due escursioni, ma più avanti ci sembra di aver visto delle limitazioni per le altezze.
Venendo da Belluno, dovrete seguire la SS50 in direzione Feltre fino a Sedico per poi seguire le indicazioni per Gosaldo/Valle del Mis, imboccando la SP2 fino all’ingresso della Valle del Mis. Venendo da Feltre, prendete la SS50 in direzione Belluno fino a Santa Giustina. Svoltate sulla strada per Sospirolo e seguite le indicazioni per la Valle del Mis lungo la SP2. Venendo (come noi) da Venezia o Treviso, imboccare l’autostrada A27 Venezia-Belluno e uscite a Belluno. Seguite le indicazioni per Sedico e proseguire come indicato sopra.
Noi abbiamo parcheggiato gratuitamente poco prima del Bar Alla Soffia, ma c’è anche un parcheggio poco più sotto, a pagamento durante la bella stagione. Durante la stagione capiterà sicuramente che si parcheggi lungo i bordi della strada.
Dove alloggiare e dove sostare con il camper
In zona è presente un’area sosta camper a pagamento con una bellissima vista sul lago del Mis, il Ristoro Pian Falcina. La struttura offre anche dei bungalow in legno per 4 persone a € 30 a notte.
Purtroppo l’area sosta camper è prenotabile solo a partire da aprile e a € 35 a notte con tutti i servizi. In autunno, tuttavia, non dovrebbero però esserci limitazioni alla sosta notturna nel parcheggio di fronte, a bordo lago (al ristoro troverete aperto solo il ristorante).
Durante i mesi primaverili ed estivi dev’essere però molto bello, perché da qui partono delle belle escursioni in Val Falcina anche guidate e gratuite.
A livello di alloggi, nell’area di partenza delle escursioni di cui vi ho parlato (parte nord del lago del Mis), non c’è purtroppo nulla. Bisogna quindi scendere a Sospirolo ci sono strutture con ottime recensioni aperte anche in autunno.

Consigli di lettura
“A piccoli passi tra le Dolomiti. 35 itinerari per tutta la famiglia” di A. Porporato e F. Voglino


Questa escursione l’abbiamo trovata all’interno di una delle guide della collana “A piccoli passi”, edita da Graphot, a cura di Annalisa Porporato e Franco Voglino. In particolare, questo volume contiene ben 35 (facili) escursioni da fare con i bambini sulle Dolomiti, tra le province di Belluno, Trento e Bolzano.
La guida, piccola e maneggevole, comoda da portare in zaino, è davvero fatta bene. Oltre all’introduzione con alcuni consigli utili riguardo al camminare in montagna con i bambini, ogni escursione è descritta tramite mappe e foto a colori. Non mancano poi le informazioni tecniche e descrizione chiara e semplice dell’itinerario.
Abbiamo inoltre apprezzato la suddivisione degli itinerari tra Facile – Intermedio – Impegnativo che consente di scegliere l’itinerario giusto, a seconda delle condizioni.
Leggendo l’indice, abbiamo visto che tutte le gite consigliate possono entrare a pieno titolo tra i nostri programmi di viaggio! Chissà che non riusciamo davvero a farle tutte….ottimo prodotto, super consigliato!
Lascia un commento