
Sulle colline dell’Emilia-Romagna, sopra alla valle del Sellustra, c’è un borgo fuori dal comune: tra vicoli antichi e murales d’autore, Dozza mescola arte urbana, storia e creature leggendarie.
È una meta sorprendente per chi viaggia con bambini, grazie al giusto equilibrio tra bellezza, curiosità, buon cibo e una dimensione decisamente a misura di bambino!
In questo articolo ti racconteremo cosa vedere, dove mangiare e come organizzare al meglio una visita in famiglia a Dozza, il borgo del drago e dei murales, un luogo che vi stupirà e che vi riempirà la galleria fotografica del telefono!
Dozza, il borgo medievale della Romagna Storica
Dozza è un piccolo borgo medievale (circa 6500 abitanti), situato a circa 40 minuti di auto dal capoluogo e poco distante da Imola: è infatti conosciuto anche come Dozza Imolese e conserva ancora la sua identità romagnola, anche se oggi fa parte della Città Metropolitana di Bologna.
Il suo minuscolo centro storico, perfettamente conservato, è dominato dagli imponenti torrioni della Rocca Sforzesca, ai piedi della quale si snoda il piccolo borgo di Dozza, rientrante a pieno titolo tra i “Borghi più Belli d’Italia“, ma anche Bandiera Arancione dal 2022 e Città d’Arte, in quanto caratterizzato dalla presenza di tantissimi murales d’autore.
Dozza si visita facilmente in una giornata, anche con i bambini, e, a nostro avviso, la visita non può che partire dalla Rocca, anche perché al suo interno si cela una sorpresa che lascerà i più piccoli a bocca aperta!


Rocca di Dozza, il Museo e il Drago
La Fondazione Dozza Città d’Arte gestisce il Museo della Rocca che propone, all’interno della fortezza, una full immersion all’interno del passato dell’antico maniero. La Rocca è infatti una casa-museo visitabile in ogni sua stanza per immergersi negli arredi d’epoca e fare un vero e proprio viaggio nel tempo.
Stanza dopo stanza, si attraversano le epoche: il periodo medievale, quello rinascimentale e il Settecento, rivivendo la storia della famiglia Malvezzi-Campeggi, i Signori della Rocca dal XVI secolo al 1960, anno in cui la proprietà passò al Comune di Dozza.
La Rocca è stata edificata attorno al XIII secolo dall’allora Comune di Bologna e più volte rimaneggiata nelle epoche. Fino all’avvento dei Malvezzi-Campeggi ha avuto numerosi proprietari che se la sono spesso contesa ed è finita spessp tra il fuoco incrociato di fazioni rivali, come guelfi e ghibellini, ma non solo, soprattutto per via della sua posizione strategica tra il bolognese e l’imolese.
L’aspetto imponente e marcatamente medievale che osserviamo oggi è figlio del periodo sforzesco quattrocentesco che le ha conferito la struttura da fortezza militare (torrioni, ponte levatoio, fossato difensivo).


Rocca di Dozza: gli interni
Tanto l’esterno è spiccatamente medievale, quanto l’interno è rinascimentale.
Visitando le varie stanze, avrete modo di vedere come viveva la famiglia Malvezzi-Campeggi durante i tre secoli nei quali ha abitato la Rocca. L’itinerario parte dalla biglietteria e passa per salotti, camere da letto, affacciandosi su meravigliosi chiostri e balconate, fino a stanze particolari come l’armeria.
Non dovrete fare altro che seguire il percorso di visita guidato: ce ne sono 3 per le diverse epoche, contrassegnati con diversi colori.


Se visiterete la Rocca in autonomia, potrete aiutarvi con i pannelli informativi, ma vi avverto che c’è davvero tanto da leggere e con i bambini sarà difficile riuscire a leggerli tutti…e per intero. Ma almeno vi aiuteranno ad avere un quadro delle vicende della famiglia e fare attenzione ai pezzi o gli elementi della collezione di maggior pregio.
Ne sono un esempio i quadri, ovvero i ritratti dei vari membri della famiglia, che sono sempre interessanti da osservare con i bambini, per vedere come si vestivano e come si atteggiavano i nobili!
Ma la sala più bella per noi è stata la cucina che si trova proprio accanto alla biglietteria. Con il grande focolare cinquecentesco e una vasta collezione di oggettistica e utensili d’epoca, sapientemente disposti come se la cuoca fosse appena uscita in cortile, la cucina della Rocca sembra davvero cristallizzata nel tempo.


Se avete letto qualche altro nostro articolo sui castelli che abbiamo visitato, ormai saprete quanto ci piace immergerci in queste ambientazioni e immaginarci come fosse vivere in altre epoche!
Draconis Forma, i draghi illustrati (e non solo)
Ad anticipare lo special guest, all’ultimo piano del Museo della Rocca, abbiamo potuto ammirare la mostra “Draconis Forma – Illustratori Fantasy alla corte di Ulisse“, dedicata allo storico “bestiario” di Ulisse Aldrovandi.


Draghi, Cacodemon, serpenti marini, centauri…uno più bello ed impressionante dell’altro! L’esposizione è parte di Fantastika, un’iniziativa di cui vi parlerò tra pochissimo.
Ma dopo la visita di tutti gli interni della Rocca, e una scorpacciata di draghi fantasy, è il momento di salire al Mastio Maggiore per incontrare…
Fyrstan, il Drago di Dozza
Salendo alle torri, c’è la possibilità di vedere il borgo di Dozza dall’alto…se non sarete sfortunati come noi! La nebbia infatti ci ha regalato un paesaggio particolarmente suggestivo, ma decisamente poco nitido! Peccato, perché le bambine erano equipaggiate con tanto di binocolo 😂
L’atmosfera spettrale e una nebbiolina quasi palpabile ci ha quindi accompagnato lungo le strette scale del Mastio Maggiore, dove, ad un certo punto ci è apparso Lui: Fyrstan, il Drago che dorme nella Rocca di Dozza.
Si tratta (purtroppo) solo di un’installazione, anche se i più piccoli non dubiteranno affatto della sua veridicità, viste le sue fattezze assolutamente realistiche. Bello bello, grande e…addormentato: Fyrstan si sveglia infatti solo ogni due anni, in occasione della Biennale di Illustrazione fantasy “Fantastika”, dalla quale è nato (e poi rimasto, visto il successo).
Non si può fare altro che osservarlo dalle grate della sua stanza, lì immobile che riposa sopra al suo tesoro, abbracciando il suo prezioso uovo, e apprezzarne tutti i minuziosi dettagli.
Da non perdere anche un giretto per le antiche prigioni, dove si possono vedere, attraverso un vetro, iscrizioni originali incise nelle mura da prigionieri di centinaia di anni fa.


I draghi sono tra le creature mitologiche che più ci affascinano e mettono d’accordo tutta la famiglia (detto da una Mother of Dragons). Se è così anche per voi, sfoglia la nostra sezione La Terra dei Draghi per altre avventure a tema.
Enoteca Regionale di Dozza
Prima di lasciare la Rocca, non mancate di fare un salto anche all’Enoteca Regionale di Dozza, dove potrete acquistare una card prepagata per fare una degustazione autogestita di vini locali tramite dei dispenser, oltre che acquistare qualche buona bottiglia o prodotto gastronomico.
La Tana del Drago: il Centro Studi Tolkeniani
Non è solo la fantasia degli artisti di Fantastika a rendere questo borgo una meta fantasy da non perdere: in paese è presente anche l’unico Centro Studi Tolkeniani d’Italia, ovvero La Tana Del Drago.
Lo spazio espositivo gestito dall’Associazione Italiana Studi Tolkeniani propone una collezione di opere, libri, giochi e oggettistica ispirata all’affascinante mondo creato da J.R.R. Tolkien (se non lo conoscete….fuori da questo blog!!), ma soprattutto organizza seminari, workshop e mostre su Tolkien e sul mondo fantasy.
Noi purtroppo non siamo riusciti a visitarla, perché la struttura è aperta solo da marzo a giugno e da settembre a novembre (noi siamo stati a Dozza a dicembre).


A spasso per Dozza, il borgo del Muro Dipinto
Camminare per le strade di Dozza significa immergersi in un mondo di opere d’arte.
Fin dagli anni ’60, la Biennale del Muro Dipinto riempie il paese di Dozza di affreschi e murales. Li troverete sui muri di case, negozi, botteghe, perfettamente integrati con il luogo. Il borgo di Dozza si prefigge la promozione della tradizione italiana del dipinto murale (che oggi chiamiamo murales) e ogni edizione ha visto dai 5 ai 7 artisti riempire il borgo di opere, mentre la frazione di Toscanella ospita i più contemporanei writers.
Preparatevi quindi a camminare con il naso all’insù! E per un’esperienza più completa, potrete utilizzare la web app “Guido” tramite la quale sarete accompagnati da un’audio guida alla scoperta delle opere principali. All’ingresso del borgo troverete un tabellone con il Qr Code per accedere, ma attenzione, munitevi di powerbank, perché consuma tantissima batteria!


L’edizione del 2025 della Biennale del Muro Dipinto si terrà dal 15 al 21 settembre e si tratterà della 30° edizione. All’interno del Museo della Rocca è visitabile, su prenotazione, il Centro Studi e Documentazione sul Muro Dipinto che espone i bozzetti preparatori dei vari artisti che negli anni hanno reso Dozza una galleria a cielo aperto con i loro murales e affreschi.
A noi è capitato di fare più volte il giro del borgo e ogni volta abbiano notato un’opera che prima ci era sfuggita. A volte i murales di Dozza sono infatti molto vistosi, altre volte sono talmente integrati con il luogo che quasi non si notano.


Dove mangiare (e acquistare) a Dozza
Per goderci un pranzetto tipico, la nostra scelta è caduta sull’Osteria di Dozza che ci ha convinto con un menu tradizionale, ma originale e una location davvero stupenda.


Per una merenda con qualche buon biscotto o fetta di torta del territorio insieme ad un buon caffé, abbiamo provato anche il Caffé dell’Osteria e non ci siamo fatti sfuggire qualche acquisto alla Bottega dell’Osteria che propone prodotti locali freschi e conservati.
Info pratiche per visitare Dozza, conoscere il Drago e scoprire i Murales
La visita a Dozza e ai murales del Muro Dipinto è gratuita: le opere sono tutte attorno al paese e anche l’audioguida è utilizzabile senza costi. L’unico limite è il buio.
Il Museo della Rocca di Dozza è aperto tutti i giorni, ma l’orario continuato c’è solo la domenica e i festivi, per gli orari rimando al sito ufficiale. L’ingresso intero costa € 7,50 per gli adulti, mentre per i minorenni è gratuito. Gli animali non sono ammessi.
Per la visita alle stanze del museo considerate circa un’ora. Sono inoltre disponibili anche delle visite guidate su prenotazione sia al Museo della Rocca che sulle opere del Muro Dipinto al costo di € 15 a persona.
Dove parcheggiare e dove sostare con il camper a Dozza
Arrivare a Dozza in auto non è difficile: da Bologna si segue la A14 verso Rimini, si esce a Castel San Pietro Terme, si prende la SP19 e poi la SS9 sempre in direzione Rimini fino alla frazione di Toscanella. Poi la SP30 vi condurrà al borgo. Da Imola si prenderà la Via Emilia SS9 svoltando a sinistra in via Calanco.
Non c’è invece la stazione ferroviaria, si arriva al massimo alla stazione di Castel San Pietro Terme e poi bisognerà prendere un autobus.
Per posteggiare fate riferimento al grande parcheggio auto/camper in Piazza Fontana/Via Monte del Re che si trova proprio ai piedi della Rocca. Anche se non si può campeggiare, è consentita la sosta notturna gratuita con tanto di colonnina per l’elettricità (a pagamento).
Noi siamo arrivati a Dozza nel pomeriggio, abbiamo visitato la Rocca, dormito in Piazza Fontana e la mattinata successiva l’abbiamo dedicata ai murales del Muro Dipinto.

Consigli di lettura

“Un mondo di draghi. Le creature, i miti, le leggende” di Tamara MacFarlane con illustrazioni di Alessandra Fusi
Gribaudo propone questo bel libro sul mondo dei draghi con illustrazioni a tutta pagina che accompagnano a scoprire i draghi dell’Asia, i draghi europei, i draghi del mondo, insieme a tante curiosità e addirittura consigli su come disegnare un drago.
Davvero molto bello, le nostre bambine lo hanno letteralmente studiato, come fosse un testo di scuola!
Fammi sapere nei commenti se anche tu ci sei stato o se hai domande! Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo sui social con altri genitori viaggiatori come te e continua a seguirci per le prossime avventure! 🐉
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